Immersioni a
San Vito Lo Capo e Castellammare del Golfo


Canyon

Punta Negra

Grotta perciata

Torre dell’Usciere

Punta della Tonnara

Grotta dei gamberi

Pietra Vela

Secca di Calarossa

Relitto del Kent

Secca delle Cataratte

Lago di Venere

Grotta delle colonne

Relitto del Capua

Sea Diver
San Vito e Castellammare costituiscono rispettivamente l’estremità e l’inizio di un immenso promontorio roccioso di origine carbonatica. Nel suo cuore sorge la Riserva Naturale dello Zingaro. Ciò ha determinato anzitutto la presenza di numerose e affascinanti grotte all’interno delle quali acqua salata e dolce si incontrano in magiche trasparenze.
Nel 1978, sul versante orientale vi affondò a causa di un incendio un cargo di circa 80 metri di lunghezza: il Kent. Oltre ad esso, un’altro relitto, il Capua, affondato nel 1943 un po’ più a sud, affascinerà i subacquei amanti del genere.
Non mancano poi lussureggianti secche densamente popolate come quella di Cala Rossa, e pareti di gorgonie come quella di Punta Negra, dove è anche possibile ammirare alcuni rami di corallo rosso (Corallium rubrum).
Nella zona sono infine allestiti due siti di archeologia subacquea, con anfore, ancore e ceramiche greco-antiche fino a medievali.
Il potenziale sottomarino è in definitiva enorme sebbene resti poco noto ai più. Ciò ci assicura un’impensabile esclusività anche nel cuore dell’estate.
A San Vito collaboriamo con Marcello e Carla del centro Sea Diver. Il diving effettua due immersioni al mattino con un gommone equipaggiato per le immersioni che parte dal porticciolo a pochi passi dalla splendida spiaggia.


Canyon

Punta Negra

Grotta perciata

Torre dell’Usciere

Punta della Tonnara

Grotta dei gamberi

Pietra Vela

Secca di Calarossa

Relitto del Kent

Secca delle Cataratte

Lago di Venere

Grotta delle colonne

Relitto del Capua

Sea Diver
San Vito e Castellammare costituiscono rispettivamente l’estremità e l’inizio di un immenso promontorio roccioso di origine carbonatica. Nel suo cuore sorge la Riserva Naturale dello Zingaro. Ciò ha determinato anzitutto la presenza di numerose e affascinanti grotte all’interno delle quali acqua salata e dolce si incontrano in magiche trasparenze.
Nel 1978, sul versante orientale vi affondò a causa di un incendio un cargo di circa 80 metri di lunghezza: il Kent. Oltre ad esso, un’altro relitto, il Capua, affondato nel 1943 un po’ più a sud, affascinerà i subacquei amanti del genere.
Non mancano poi lussureggianti secche densamente popolate come quella di Cala Rossa, e pareti di gorgonie come quella di Punta Negra, dove è anche possibile ammirare alcuni rami di corallo rosso (Corallium rubrum).
Nella zona sono infine allestiti due siti di archeologia subacquea, con anfore, ancore e ceramiche greco-antiche fino a medievali.
Il potenziale sottomarino è in definitiva enorme sebbene resti poco noto ai più. Ciò ci assicura un’impensabile esclusività anche nel cuore dell’estate.
A San Vito collaboriamo con Marcello e Carla del centro Sea Diver. Il diving effettua due immersioni al mattino con un gommone equipaggiato per le immersioni che parte dal porticciolo a pochi passi dalla splendida spiaggia.