Gorgonia rossa

(Paramuricea clavata)

  • Phylum

    Cnidaria
  • Classe

    Anthozoa
  • Sotto-classe

    Octocorallia
  • Ordine

    Alcyonacea
  • Famiglia

    Plexauridae
  • Genere

    Paramuricea
  • Specie

    P. clavata

La gorgonia rossa (Paramuricea clavata) è certamente fra le specie più affascinanti ed emblematiche del Mediterraneo. Per noi è poesia pura…

Una gorgonia è un animale, fatto non banale, ma è anche una colonia. I singoli elementi della colonia si chiamano polipi e sono costituiti da una bocca circondata da tentacoli che si estendono per acchiappare le particelle nutrienti circostanti. Sembrano piccoli fiori, insomma, ed è per questo che la classe a cui appartengono le gorgonie si chiama Anthozoa, che in greco vuol dire appunto animali-fiori.

I tentacoli sono 8. Ma proprio che se ci avvicinamo con cura, in assetto, senza fare casino, e li contiamo sono sempre 8 (vedi foto). E infatti la sotto-classe delle gorgonie si chiama Octocorallia. I polipi sono connessi fra loro da un tessuto proteico flessibile ma resistente chiamato cenenchima, l’impalcatura della gorgonia, che forma arzigogolati ventagli. Questo è rosso, certo, ma in alcuni luoghi specifici le estremità tendono al giallo: sono le celebri e ricercatissime gorgonie bicolori.

Per massimizzare la capacità di intercettare cibo le gorgonie rosse crescono sempre, e dico sempre, perpendicolarmente alla corrente principale. Così facendo formano vere e proprie foreste come fanno gli alberi, le cui foglie sono anch’esse sempre orientate verso la luce necessaria alla fotosintesi.

Ora, octocorallia, anthozoa… Ma non è questa la stessa classificazione dei fantomatici coralli tropicali? Ebbene sì! Per essere più precisi, anzi, gli antozoi si dividono in octo- e hexa-coralli (in questi ultimi i tentacoli sono sempre 6 o multipli di 6), e sono proprio questi ultimi quelli duri, quelli che costruiscono le barriere coralline. Le nostre gorgonie rosse sono dunque coralli a tutti gli effetti, e d’altronde, pur non costruendo barriere, svolgono anch’esse un ruolo molto simile a quello dei fratelli tropicali.

Infatti questo loro protendersi nella corrente le rende un nuovo e miglior substrato per molti esseri marini, gli epibionti. Ed ecco che sopra le gorgonie vedrete pascolare di tutto se siete curiosi: echinodermi come le stelle gorgone (Astrospartus mediterraneus) o i gigli di mare (Antedon mediterranea), briozoi come le trine di mare (Reteporella grimaldii), anellidi, ovvero vermi, come la filograna (Filograna implexa), molluschi come alcuni nudibranchi (per esempio Marionia blainvillea o la minuscola Duvaucelia odhneri) o la ciprea delle gorgonie (Simnia spelta), perfino altri antozoi come l’alcionario parassita (Alcyonium coralloides) o il falso corallo nero (Savalia savaglia), ma anche pesci (ad esempio la murena nel video) e alghe varie.

Ci sono gorgonie maschi e gorgonie femmine. Nella prima metà dell’estate a un certo punto i due sessi si sincronizzano: dai polipi dei maschi fuoriesce lo sperma che, se la corrente lo trasporta nella giusta direzione, raggiungere i polipi della femmina dove lo aspettano le uova, che vengono fecondate ed emesse (come nel video). Poi si trasformeranno in larve che vagheranno per un po’ (1-4 settimane) fino a depositarsi su un substrato che, se idoneo, le farà diventare nuove piccole gorgonie. Si pensa che una gorgonia rossa possa vivere fino a 25 anni, per raggiungere una dimensione massima della bellezza di 1 metro.

La gorgonia rossa, pur essendo endemica del Mediterraneo, ha dei gusti… scandinavi: è sciafila, vuole cioè poca luce, e ama temperature stabili e fredde. Per questo le prime gorgonie generalmente appaiono intorno ai 30 metri di profondità (anche se in alcuni luoghi che conosciamo, per esempio a Marettimo, le primissime ci sono già sui 20) dove il termoclino incide poco, e le ultime si dice che si trovino verso i 130.
Inutile dire che negli ultimi anni morie generalizzate sono state documentate sempre più frequentemente, certamente figlie di riscaldamento globale e inquinamento: che tristezza.

Ultimo fatto. Le gorgonie rosse si trovano soltanto nel Mediterraneo occidentale e in Adriatico. Quindi in Spagna sì ma in Grecia no, per intenderci. Ma anche, e questa è veramente misteriosa, a Pantelleria sì ma a Lampedusa no: intrighi marini!!!

In quale itinerario lo incontriamo?